L’armocromia del caffè: i quattro colori del caffè
L’armocromia, o armonia dei colori, è la disciplina del colore e dell’arte. Oggi approda anche in cucina e coinvolge tutto ciò che è legato al cibo per puntare sull’impatto emozionale di un alimento (cibo o bevanda che sia), dove il colore rappresenta l’elemento principale.
Perché si parla di armocromia del caffè?
Perché sebbene possa sembrare strano il mondo del caffè è composto da molteplici colori che comprendono ogni angolo dello spettro cromatico.
I colori, infatti, sono parte integrante sia del frutto, che della bevanda. Si parte dal verde scuro della piantina, delle foglie e di tutto ciò che circonda le piantagioni in cui cresce. Il fiore è bianco candido e ricorda quello del gelsomino, una volta trasformato di trasforma in un frutto color rosso amaranto, detto drupa, simile ad una ciliegia matura. Al loro interno ci sono dei chicchi color verde chiaro dalla tipica forma ovale.
I quattro colori del caffè nella tazzina
Se all’origine il colore del caffè si presenta molto simile, è quando arriva in tazzina che assume diverse sfumature.
Arabica Brasile: caffè dall’aroma delicato, si presenta nella versione espresso con un colore marrone chiaro come il guscio di nocciola;
Arabica Guatemala: dal gusto pieno e intenso, ha una colorazione marrone intensa;
Arabica Kenya: gusto delicato e note liquorose, ne esce fiori un caffè dalla crema molto chiara;
Robusta Indonesia: aroma speziato e leggero, il colore è un marrone scuro
Inoltre il colore del caffè e il suo aroma possono essere determinati dal retrogusto che nella sua lavorazione si decide di dare alla miscela. Avremo così una tonalità più intensa in un caffè dall’aroma ‘cioccolatoso’, che ci riporta al gusto del cioccolato fondente, o ancora nel caffè ‘caramellato’; mentre sarà più tenue nel caffè cremoso o nel caffè ‘fruttato’.
Ora che hai visto che il caffè ha davvero molti colori e molte sfumature, è più chiaro perché si può parlare di armocromia del caffè.
